mercoledì 1 giugno 2011

La Chirurgia Plastica di MrHyde

In America le chiamano star overnight. Sono le dive che diventano famose tutte d'un colpo, dal giorno alla notte.

Ad Hollywood fa ormai parte della leggenda la storia di quella bionda che il lunedi mangiava il gelato da Schwab's, il martedi faceva un provino e il mercoledì firmava un contratto con la MGM (Lana Turner).

O quella della bambina con tanti riccioli che un giorno d'estate sedeva sulla spiaggia di Santa Barbara a fare castelli di sabbia e un giorno d'autunno era già una diva leziosa che girava a fianco di Lionel Barrymore e guadagnava come un adulto (Shirley Temple).




Megan Fox

Ma non era meglio prima?



E che dire di quel saltimbanco morto di fame che nel giro di poche settimane divenne un attore famose e poi un produttore indipendente? (Burt Lancaster).



Purtroppo però le cose non vanno sempre così. Il più delle volte le star sono costruite






Donatella Versace


No comment.








Quando un'ancora timida e sconosciuta Kim Novak (che all'epoca tutti chiamavano col suo nome di battesimo, Marilyn) piagnucolava: "Riuscirò a diventare famosa?", i pezzi grossi degli Studios le rispondevano: "Diventerai famosa perché lo abbiamo deciso".


E naturalmente, uno dei passaggi fondamentali per la scalata al successo era la "sistemazione" del volto.








Joan Rivers








Tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60, la chirurgia plastica già si praticava ma forse era ancora presto per applicarla con successo.


Per modificare i volti si preferiva allora ricorrere al make up.


Ad Hollywood impazzava Kly Campbell, un ex fabbricante di maschere di cera che lavorava di fondotinta come Leonardo col pennello.






Meg Ryan


Harry ti presento... un mostro di plastica!




Fu Cmpbell a costruire il volto della maggior parte delle dive dell'epoca. Disse ad esempio di Marilyn Monroe: "Era troppo bellina e aveva bisogno di asimmetria". O di Rita Hayworth: "Aveva la fronte bassa come una frittella ed era grassa come una quaglia".


Ma come ci riusciva?






Melanie Griffith


Brrr...






Per quanto riguarda la Novak, ad esempio, c'era bisogno che perdesse un po' di guance. E questo si ottenne con coi massaggi elettrici, una sapiente dosatura di cipria che creava effetti di chiaroscuro agli zigomi, e la fame.


Bisognava inoltre che gli occhi diventassero un poco più grandi.


E lo si ottenne con la linea cosiddetta egiziana, disegnata con matita nerissima e la maschera nera.


Quanto alle labbra, Kly Campbell volle che fossero piuttosto sottili, quello superiore appena accennato, quello inferiore più gonfio.


Il suo lavoro richiese due mesi. Dopo di che, dimagrita, dipinta, ossigenata e terrorizzata, Marilyn (Kim) Novak fu pronta per affrontare le luci della ribalta.






Nicole Kidman


Alzi la mano chi non ha adorato questa donna.




Oggi la chirurgia estetica è pratica comune e largamente accettata. Quello che stupisce, e che francamente non si capisce, è come possa diventare una specie di droga.


Gonfia di qua, sgonfia un po' là, un poco di botulino qui please, e, dottore, che dice di una liposuzioncina? Pensa possa giovarmi?


Erano belle, ricche e famose. Ora sono patetiche maschere di cera.






Priscilla Presley


No comment.










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1 commento:

  1. Anche la Kidman si è gonfiata le labbra? Mah...
    Megan Fox era perfetta PRIMA!

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