martedì 31 maggio 2011

Tredicenni Assassine.

Quando il mio amico Ruggero Deodato girò Cannibal Holocaust, al di là delle polemiche che il film suscitò e ancora suscita, quantomeno fu buon profeta nell'idea. All'epoca infatti (a.D. 1978) che dei delinquenti violenti continuassero a riprendersi nonostante tutto (e lo fanno fino alla morte), sembrava esagerato se non proprio stupido.


Oggi è una prassi all'ordine del giorno. Anche quando si tratta di sesso o violenza. E anche quando i soggetti sono minorenni.


Guardate di cosa sono state capaci delle ragazzine vietnamite di 13 anni


Qui non si tratta d'imbastire l'ennesima chiacchiera su bullismo e baby gang.


Qui è l'ora che qualche polito testa di cazzo si decida a parificare la gravità penale (per certi) minorenni con quella prevista per i maggiorenni.

Occhio: sono immagini forti.


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lunedì 30 maggio 2011

Scusi Gandalf, Che Ore Sono?

Sempre detto che Peter Jackson ERA un buon regista.


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Diario di un Pornografo

Chi lavora per una rivista pornografica si sente rivolgere sempre le stesse domande.

Forse variano un po' per stile e formulazione, ma stringi stringi, si riducono tutti a questi cinque quesiti fondamentali:
1. Puoi farmi avere qualche rivista gratis?
2. Trovi un lavoro anche a me?
3. Le lettere sono vere?
4. Assisti ai servizi fotografici?
5. Riesci a farti le modelle?

Le risposte veloci a queste domande sono: si, no, si, si, e qualche volta, se va bene.

Le risposte lunghe sono... beh, leggetevi il libro e lo scoprirete.
Come lo definì il TIMES: "Vergognosamente divertente".


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PornoWilliam e Kate?

In occasione di eventi mediatici importanti ci sono intere agenzie che, tra i milioni di scatti prodotti, tolgono dal mercato quelli "venuti male". Be', oggi con internet la cosa risulta mooolto più difficile. Good save the net!


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Google impazzito?

Lo sapete bene, quando fate una ricerca su Google, il motore di ricerca suggerisce la stringa a partire dalle prime lettere o parole digitate. Guardate allora cosa propone la versione americana quando si scrive: "Lady Gaga è..."


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domenica 29 maggio 2011

Leoni Attaccano Addestratore

Io sono nato e cresciuto in un paesino. Tutti gli anni, quando ero ragazzino, un circo da quattro soldi faceva tappa, e ogni volta, immancabilmente, sognavo di poter assistere ad uno spettacolo del genere.



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InsolitoWeb-Ma che ha la gente nel cervello?

Qualcuno, quantomeno, ha avuto il buonsenso di censurare le tette a questa demente. Nessun moralismo, per carità, ma che gli dice il cervello a certe gente? Primo a scattare una foto del genere con i propri figli, secondo a postarla in rete dove parenti, amici e il mondo intero possa vederla. Mah!


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sabato 28 maggio 2011

Diario di un L.P.1-L'arrivo di Curzio

LEGGI LA PRESENTAZIONE


Da Bologna ero partito poco prima che sorgesse l’alba. A differenza dell’agro romano, lì i campi eran tenuti meglio; ahimé altrettanto non poteva dirsi per quelle strade: sconnesse e piene di buche; più scassate di un vecchio appestato. Ma di maledirmi per quel viaggio in carrozza (poco ma certo avrei impiegato di meno se avessi scelto di muovermi a piedi), mi andava all’incirca come cavarmi tutti quanti due gli occhi.

L’umor malinconico, o bile nera (uno dei quattro elementi che nella teoria galenica regolavano la complessione umana) a me difettava come la grazia tra un branco di Unni. Un cardinale mio vecchio amico asserì una volta: “Questo tuo pigliar le cose come vengono ti fanno assomigliare di più ad un protestante che ad un cattolico romano”. Ovvero, un magnifico esempio d’osservazione senza alcuna spiegazione di causa, mentre, secondo me, era presto detto: concedete a un uomo dei privilegi, e conoscerete l’ingratitudine. Osservatelo mentre se li guadagna, e conoscerete la soddisfazione.

Non era mica un caso se all’epoca gli artisti raffigurassero la melanconia in forma di donna.

Perché al di là del bene che ne pensasse un altro mio amico (sosteneva l’indiscussa dote della femmina come appartenente all’unica razza di animali domestici a cui si potesse insegnare a non aprir bocca), eran per lo più le donne a vantare un credito di scontentezza nel nostro soggiorno da creature mortali. E gli artisti, si sa, sono buoni osservatori: mai e poi mai avrebbero personificato la melanconia in fattezze d’uomo. Soprattutto in uno della mia condizione.


Il brutto dei viaggi, in quei tempi, consisteva in totali e smaccate mancanze. Nessuna garanzia di svoltare all’incrocio giusto; nessuna garanzia di non cadere vittima dei briganti; nessuna garanzia di trovare alloggio prima di buio. Un po’ come l’atto amoroso insomma: sapevi dove volevi arrivare, ma non sapevi quanto sarebbe durato.

Io difatti non lo sapevo.

Mi ero appena addormentato che uno scossone mi riportò al mondo. Mica aveva rallentato quel pezzo di ciuco. No, si era fermato di colpo!

Il mondo era pieno di zotici e certi cocchieri ne reclamavan la palma.

Quello lì, prima ancora di urlarmi: “Siamo arrivati!”, raschiò la gola e sputò per terra un disgustoso ammasso di catarro nero che… be’, non cercate paragoni perché col cavolo li troverete (io almeno non ci sono mai riuscito).

Non s’incomodò neppure di scendere dalla cassetta.

Scesi a mia volta; chiappe e gambe indolenzite (più che altro chiappe appiattite), sbadigliai e m’accostai a una ruota.

Mentre pisciavo, non trovai di meglio che ammirare il piccolo convento benedettino di fronte a me. Non certo una visione nuova, ma ogni volta mi stupivo nel constatare come la maestosità non c’entrasse niente con le misure ampie. Contavano solo le proporzioni, e anche la più piccola delle chiese romaniche poteva competere con la più imponente delle cattedrali gotiche.

L’unica nota stonata era semmai quel “Cristo della domenica”. Non solo una prassi ormai, ma una vera e propria mania. Non esisteva chiesa di campagna che non ne recasse una sopra al portone.

Si trattava di immaginette di nessun pregio artistico, appese lì solo per un rimprovero: un Gesù ferito da molti attrezzi da lavoro, soprattutto quelli usati dai contadini.

Vi spiego.

La domenica, giorno del Signore, era (e mi sfugge se lo sia ancora) proibito lavorare. Questo almeno in teoria, perché sebbene tutti andassero a messa, molti, soprattutto tra i contadini, non sentivan ragioni di dedicare un giorno al dolce far niente. Per quello certe immaginette si chiamavano il “Cristo della domenica”.

Finito il bisogno m’accorsi che in giro non c’era nessuno. Né frati né contadini al lavoro sui campi. Strano davvero.

Mi avvicinai al portone è sentii un mormorio. E non appena entrato, mi si svelò l’arcano: quindici frati e un numero imprecisato di contadini raccolti in preghiera attorno a una salma.

E adesso?

A trarmi d’impaccio ci pensò un religioso. Come mi vide mi si fece incontro.
-Benvenuto signor legato –disse sottovoce-
Lo guardai stupito. -Come avete capito chi sono?
Il frate sorrise e mise in mostra i suoi pochi denti (per la precisione soltanto tre: due bacati e uno sbeccato).
-Dagli abiti –rispose lui-.
Furono sufficienti quelle due parole a farmi conoscere il significato di alito fetido. Per l’esattezza aglio, cipolla, e altri innominabili aromi (anche se direi per la maggior parte cipolla).

Dagli abiti”.

Mica vestivo divise di sorta! Ma certo… che stupido. Forse il frate alludeva alla mia eleganza.

A dire il vero indossavo abiti comodi adatti al viaggio ma di alcun pregio. Però eravamo pur sempre in aperta campagna.
-Ci rincresce che sia arrivato proprio in questo momento.
-Dispiace anche a me, ma purtroppo ho poco tempo. Devo vedere il priore immediatamente. Siete voi per caso?
Il frate sgranò gli occhi. -No!… Cosa ve lo fa pensare?
Il fatto che avete cent’anni, forse di più”. Lo pensai ma non lo dissi.
-Sareste così gentile da indicarmelo allora? –dissi invece-.
-Certamente. Venite.

Ci facemmo largo fra la folla di fedeli e vi giuro è difficile che io mi imbarazzi. Però è anche vero che non mi era mai capitato di aver addosso tanti sguardi ammirati. Agli occhi di quella gente (capirai, portavano lo stesso indumento tutta la vita), dovevo apparire come un damerino piovuto dal cielo o dalla corte di Francia.

L’ho sempre detto io.

Con buona pace dei francescani spirituali (per capirci, quelli che intendono la povertà proclamata da Cristo alla lettera), il fascino e il rispetto per il potere si esercita sul popolo anche grazie ad un vestiario prezioso ed elaborato, altro che storie.

Raggiunti i suoi confratelli, il vecchio frate indicò la salma. E quasi a scusarsi disse: -Vi presento il priore.

VAI ALLA SECONDA PARTE
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Maledetti Savoia

150esimo dell’unità d’Italia. Ormai l’Italia s’è fatta e ce la teniamo, ma quella storia non è come ce l’hanno sempre raccontata a scuola ed è tutto fuorché gloriosa

Voci dissidenti ce ne sono sempre state, ma si trattava di pubblicazioni minori, quasi anonime e difficili da trovare. 

Per fortuna, da qualche anno, case editrici di maggior peso hanno cominciato a dar voce a quei dissidenti. Lorenzo Del Boca è stata una delle prime penne fuori dal coro

Vittorio Emanuele re galantuomo? “Vittorio Emanuele considerava la conoscenza una perdita di tempo. Basta vedere gli errori di grammatica e di sintassi che infiorarono sempre la sua prosa scritta e parlata”. Inoltre: “Non si faceva scrupoli. Lasciò che la diplomazia combinasse il matrimonio fra sua figlia Maria Clorilde e Girolamo Napoleone di Francia. Sapeva che quell’uomo non avrebbe fatto felice la sua creatura… ma non fu trattenuto nemmeno da un barlume di dubbio perché quello sposalizio gli serviva per consolidare l’alleanza con l’altro Napoleone, quello importante, l’Imperatore”. 

Non a caso: “All’Austria non faceva paura quel minuscolo staterello senza difese e senza economia, con dei re contadini, scesi dalle giogaie della Savoia, che avevano dimostrato di non comprendere nemmeno le loro debolezze. Vienna aveva timore della Francia che, al contrario, era uno stato di consistenza militare rilevante”. 

Non si risparmia niente e nessuno, perché: “L’unità d’Italia è stata un’annessione forzata. L’incontro di Teano fra Garibaldi e Vittorio Emanuele II è un falso storico. Molti padri della patria sono stati politici corrotti, ufficiali mestatori, traffichini di regime, burocrati inefficienti e magistrati faziosi. Il vero risorgimento assomiglia ben poco a quello che ci hanno raccontato”. 

Appunto. 

Gli assomiglia ben poco. E questo è il libro adatto per capire veramente come andarono le cose.


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InsolitoVideo-La Più Colossale Figura di Merda della Storia

Vi faccio una domanda: cosa fareste voi al posto della figlia? Come vi comportereste in seguito? Io, ancora, una risposta non l'ho trovata.



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venerdì 27 maggio 2011

InsolitoPillole-Chi è finito in Gattabuia?



Grande attore, ma il vecchio Al è stato anche in prigione.

Vero o Falso?




Bruciata Viva



“Nel mio villaggio nascere femmina è una maledizione. L’unico sogno di libertà è il matrimonio. Sposarsi significa lasciare la casa del padre per quella dello sposo e non tornarvi più, anche se si è picchiate dal marito. Una figlia sposata che si rifugia a casa di suo padre lo disonora. Non deve chiedere protezione fuori dal suo nuovo ambiente domestico e, se lo fa, è un dovere della sua famiglia riportarla dal coniuge”. 

Non è l’inizio di un romanzo, ma la testimonianza di Suad,

InsolitoVideo-Ragazze Disposte a Tutto

Guardate cosa propone un sito americano a pagamento. Ma soprattuttto, guardate cosa sono disposte a fare delle ragazze per un po' di soldi. Almeno gli attori di Fight Club facevano finta.




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giovedì 26 maggio 2011

InsolitoPillole-Bombe Atomiche e Previsioni Meteo.

Hiroshima fu scelta come obiettivo della prima bomba atomica della storia perché in quella città i giapponesi avevano concentrato la maggior parte del loro arsenale bellico.

Vero o falso? 

InsolitoVideo-Cane Arrapato.

Chi l'ha detto che è il cane è il miglior amico (solo) dell'uomo?



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mercoledì 25 maggio 2011

Stato di Paura - dei falsi miti dell'ecologismo.

Il protocollo di Kyoto per ridurre le emissioni di anidride carbonica? 

Inutile.
Un comitato di diciassette scienziati e ingegneri provenienti  da tutto il mondo hanno fatto uno studio accurato e hanno concluso che non è possibile.

domenica 22 maggio 2011

Gesù non l'hai mai Detto

Ecco un libro che vi lascerà a bocca aperta, perché, anche se non siete credenti, la figura di Gesù e tutto ciò che ne deriva, ha a che fare nel bene o nel male con la nostra storia, la nostra cultura e il nostro presente.

sabato 21 maggio 2011

Diario di un Legato Pontificio - Mi Presento.

Salve  a voi.

Mi chiamo Curzio. Curzio Graziano Malatesta. Vi appare un nome curioso? Anche a me, oggi. Ma quando nacqui appariva semplice, direi elegante... se non proprio nobile.
 
Ai tempi miei mica esistevano simili attrezzi. Si vergava su carta (se si sapeva scrivere), e un diario, come quello mio, pigliava la polvere e rimaneva anonimo. Solo col forse (e a Dio piacendo), la posterità ne avrebbe goduto.
Vi dico il vero: sarebbe un peccato. Ciò che mi accadde fu più di quanto potessi immaginare, e magari vi diletterete a leggerlo.

Innanzi a tutto però, bisogna vi spieghi un pochino di cose, perché i tempi in cui vissi io non son certo quelli di adesso.

Mondo Cane

Dopo Cannibal Holocaust di cui abbiamo già parlato, ecco un altro cult assoluto famosissimo nel mondo ma quasi dimenticato qui nel nostro paese.

Famosi e Malati. Quando sono i Grandi a star Male.

L'autore del libro è un medico che si è sempre occupato di divulgazione medica e giornalismo scientifico. E in questo testo si è divertito a scoprire gli acciacchi e le cause di morte di una vasta galleria di personaggi storici.

E allora? Anche loro si ammalano e muoiono no? Dove sta il divertimento?
Sta nello scoprire un sacco di curiosità.

venerdì 20 maggio 2011

L'Arte Dell'Inganno

Kevin David Mitnick, l'autore di questo libro, il giorno di Natale del 1994, anziché starsene ad aspettare Babbo Natale o pranzare con i parenti, decide di attaccare il server Sun Solaris di Tsutomu Shimomura, ricercatore al San Diego Supercomputer Center e consulente del governo americano.

Cannibal Holocaust

Ecco un film davvero particolare, o se volete, scomodo.

Premettiamo subito che Cannibal Holocaust è un cult assoluto, forse per le ragioni sbagliate, ma resta il fatto che nel mondo questa pellicola ha fatto parlare di sé, e non poco.

I Campioni del Crack

La storia è piena di imprenditori capaci. Alcuni, partendo da niente, hanno avuto successo. Altri, sono riusciti a rialzarsi dopo cadute eccellenti. Per la cronaca, il re del ketchup John Henry Heintz, il principe del circo Phineas Barnum o il magnate dell'automobile Henry Ford, prima di diventare immensamente ricchi hanno conosciuto l'insuccesso in precedenti iniziative.

 Vi è poi una terza categoria che il successo l'ha conosciuto, sono caduti ma non si sono rialzati.

I Campioni del Crack parla di loro.