venerdì 20 maggio 2011

Cannibal Holocaust

Ecco un film davvero particolare, o se volete, scomodo.

Premettiamo subito che Cannibal Holocaust è un cult assoluto, forse per le ragioni sbagliate, ma resta il fatto che nel mondo questa pellicola ha fatto parlare di sé, e non poco.

Guardate un attimo questa breve clip.
Il signore in questione, intento a smangiucchiarsi quel poveretto, è Ruggero Deodato, regista di Cannibal Holocaust, qui in un cameo di Hostel 2 diretto da Eli Roth.
Deodato e Roth sono infatti amici, e indovinate perché?

Quando Roth venne a Roma in occasione della promozione italiana del suo primo Hostel, volle incontrare e conoscere Deodato, regista del mitico Cannibal Holocaust.

Per la cronaca anche Tarantino è amico di Deodato.
Ma non sono gli unici fans, anzi. 

Come già accennato, Cannibal Holocaust ha conosciuto una fama strepitosa in ogni angolo del pianeta. E' ciò nonostante sia stato proebito in 36 paesi del mondo!

Eh si, avete capito bene. Comunque tranquilli, i paesi in cui il film non può circolare adesso sono di meno. L'Inghilterra ad esempio ha tolto il veto proprio quest'anno (2011).

Il fatto è che nel film si vedono uccisioni di animali. Ed è tutto vero, non c'è niente di simulato.
Non starò qui a dirvi che quegli animali venivano poi mangiati dalla troupe. Lì, in mezzo alla foresta, rappresentavano insomma il loro catering (come uccidere e squartare correttamente una testuggine gigante, una delle sequenze più forti della pellicola, venne loro indicato dagli stessi indios del luogo).

Non starò qui a dirvelo perché non devo difendere nessuno né tantomeno giustificarlo.

Ognuno ha la propria testa ed è in grado di giudicare da sé.
L'unica cosa che posso dirvi è questa: se state leggendo questo blog, avete gusti più sofisticati di chi si accontenta di Vacanze di Natale (quelli degli ultimi anni ovviamente).

Se quindi non lo conoscete, Cannibal Holocaust non può mancare nella vostra videoteca.

Che poi, al di là del discorso "animali",  Cannibal Holocaust rappresentò per l'epoca (anno di grazia 1978) un'innovazione registica di un certo livello.

Avete presente quei film tipo The Blair Witch Project, Rec, Cloverfield o L'Ultimo Esorcismo?

Ma si, dai, quei film che sembrano reportage, tutti girati con una macchina a mano e che imitano (in maniera professionale ovviamente) il filmino delle vacanze.
Be', sappiate che Cannibal Holocaust fu il primo ad adottare questa tecnica, e nel '78 fu una soluzione stilitica assolutamente inaspettata.

Anche i più accesi fra i suoi detrattori gli concedono l'onore delle armi per lo stile della regia.
Questa, in breve, la trama: un gruppo di reporter si reca nella foresta per filmare una delle ultime tribù che praticano il cannibalismo. motivati a fare uno scoop, ed aspettandosi chissà che, una volta sul posto si accorgono che i "selvaggi" sono alquanto pacifici e tranquilli.

Pure troppo per i loro gusti, e infatti, per avere a tutti i costi del materiale forte, roba che venda, sono gli stessi reporter a combinarle di tutti i colori. E questo finché i gli indios non si incazzano sul serio e li massacrano bellamente.

Ma questo lo scopriamo man mano, perché all'inizio, la rete che aveva spedito il gruppo nella foresta a fare le riprese, non vedendoli tornare e non avendo idea di che fine possano aver fatto, ingaggiano un antropologo che vada sul posto a cercarli.

Costui trova il girato (si tratta di pellicola, ancora non esistevano i mini-dv), lo riporta al network e dalla visione del materiale si scopre cos'è successo. Nonché, ovviamente, la domanda: "Lo trasmettiamo o no?".

Se avete già visto The Blair Witch Project, noterete una certa somiglianza.

Non è un caso.

I loro autori dichiararono di essersi "ispirati" in maniera diretta a Cannibal Holocaust, e Deodato voleva pure fargli causa per plagio.

Ma le cause, si sa, non sai come vanno a finire. E questo senza considerare costi e beghe per portare qui dall'Italia qualcuno in tribunale là negli Stati Uniti. 

Quindi ha lasciato perdere... ma questa è un'altra storia.


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